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Scatarrando
per i boschi
andavo uccidendo rane e rospi,
tuttad un tratto una fitta nebbia venne giù
e dissi: A ghè nuslera dal bröt
Signur.
Poi mi misi il campo a diserbare
attendendo che luslera si decidesse ad andare
ma vedendo che non mi cagava
iniziai io sperando chella mi seguisse
e nel mentre un fulmine mi colpisse !
La reazione fu cruenta
Putana Madona svacasada smardilenta !
I pei del culo mi strinò
a tal punto che il pisello più non si rizzò !
Col pisello fiappo in mano
incontrai un nano
che mi disse: AAAH ! Luccello fiappo avesti
ah! (Da pronunciare con tipico
accento napoletano)
Era un nano tarrone.
Alchè io lo presi e lo picchiai
e come pisello lo utilizzai.
Indi una svarzella mi vide
con cotal bèga
e mi chiese di farle provare la mia tèga.
Da cotesto dì,
lei non smonta più di lì;
anche il nano è contento,
anche se quando la inculo lui è smardilento,
ma unemozione unica può provare:
In una vagina riesce ad entrare !
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